Scrivere un curriculum vitae in inglese è una cosa seria, anche perchè è il passo necessario per ottenere un colloquio di lavoro in inglese. Non basta mettere insieme qualche informazione sugli studi e sulle esperienze lavorative per credere di aver assolto il proprio compito.
Il cv in inglese è il tuo primo biglietto da visita per riuscire ad attirare l’attenzione del recruiter a cui ti rivolgi, per mettere in luce le tue capacità e far percepire il tuo valore.
Ti sei mai chiesto quanto tempo ci mette una persona a decidere se approfondire o meno il tuo CV? Si stima che bastino dai 6 ai 10 secondi per aprire un CV e decidere se questo merita o no l’attenzione. 6 o 10 secondi.
Non sono troppo pochi per fare una scelta?! Sicuramente sono pochissimi ma questo basta ai selezionatori per capire se quel CV merita o no di essere approfondito, letto, visto. O se è una perdita di tempo che può passare direttamente al cestino.
Questo deve farti riflettere su quanto è importante studiare bene il tuo CV e cercare di creare quel gancio che attira l’attenzione nei primi secondi in cui lo sguardo del recruiter si posa sul tuo modulo.
Dimentica quindi di prendere il tuo CV in italiano e di tradurlo alla lettera in inglese, non c’è cosa più sbagliata!
Un curriculum italiano ed uno inglese si differenziano non solo per la lingua ma proprio per la struttura che li caratterizza e per la forma in cui vengono scritte le informazioni.
Partiamo con le definizioni: parlare di CV o di Resumè è la stessa cosa?
In Italia si chiama Curriculum Vitae ( dal latino, per indicare il percorso di vita), in lingua anglofona si mantiene l’abbreviazione CV e talvolta si parla di Resumè ma è davvero la stessa cosa? Semplifichiamo così la risposta: In Inghilterra e nella maggior parte dei paesi anglofoni si utilizza l’abbreviazione CV o la parola Resumè per intendere lo stesso documento (al pari del Curriculm Vitae Italiano. Negli Stati Uniti invece CV e Resumè sono cose diverse. Quello che noi intendiamo come Curriculum Vitae (in italiano) per gli americani è Resumè.
Negli Stati Uniti, un CV è un documento lungo che racconta tutta l’esperienza accademica e professionale con certificati, premi e pubblicazioni. Include elementi che potrebbero non essere inseriti in un documento più mirato. Per lavori che richiedono più di 10 anni di esperienza, i CV sono documenti di circa 4 pagine, a volte anche più lunghi. Hanno lo scopo di mostrare la tua conoscenza circa una determinata materia o mettere in luce la tua esperienza. In America il CV viene utilizzato per lo più nei campi scientifici, di medicina e ricerca e nel campo universitario. In questo caso il CV assume quasi il ruolo di un portfolio io cui raccogliere tutti i propri successi e traguardi per mostrare a chi lo valuterà quanta esperienza abbiamo in un campo e quanto è il nostro valore in tale ambito.
Il Resumè (dal francese “riassunto”), per gli americani, è una raccolta schematica delle caratteristiche e delle esperienze di una persona. È caratterizzato da una forma più sintetica, non deve essere più lungo di una o massimo due pagine e viene utilizzato per tutte le candidature standard che non richiedono un dettaglio spinto sulla carriera.
Sicuramente, sia CV che Resumè, hanno lo stesso intento: mettere in luce le nostre conoscenze per poter rispondere alle esigenze del mercato.
In questo articolo si parlerà di CV (inglese) o Resumè (americano) al pari del Curriculum Vitae inteso da noi italiani
Ecco le 10 cose che devi sapere su come scrivere un CV in inglese attrattivo e vincente:
1. Dimentica il formato Europeo
Il modello di Curriculum Vitae Europeo che tanto è in voga in Italia, nel regno unito non è accettato.
I modelli di CV a cui fare riferimento sono 2:
- Curriculum Cronologico (o anticronologico): si tratta di un Curriculum Vitae che mette in risalto le tue esperienze formative e lavorative in ordine temporale, partendo dalle più recenti ed andando a ritroso nel tempo.
Le informazioni da riportare nel formato anticronologico sono:
- Contact information (o informazioni di contatto)
- Personal Statement (il tuo profilo professionale)
- Work experience (esperienza lavorativa)
- Educazion (istruzione e formazione)
- Skills (o competenze professionali)
- Languages (lingue parlate)
- Trainings and courses (corsi di formazione)
- Certifications (certificati)
- Awards (premi e riconoscimenti)
- Volunteering (volontariato)
- Hobby (passioni e tempo libero)
-Skill-based: un Curriculum Vitae basato sulle capacità e sulle attitudini. Questo tipo di CV mette in evidenza le competenze personali e tecniche maturate e viene normalmente scelto nel momento in cui si decide di utilizzare il CV per cambi carriera o per mansioni altamente specializzate.
Le informazioni da riportare nel formato skill-based sono:
- Contact information (o informazioni di contatto)
- Personal Statement (il tuo profilo professionale)
- Riepilogo delle competenze professionali
- Work experience (esperienza lavorativa)
- Education (istruzione e formazione)
- Additional skill (abilità addizionali)
- Sezione aggiuntive (extra)
2. Non dimenticare l’obiettivo
Quando inizi a scrivere il curriculum in inglese devi farlo con un obiettivo ben preciso. Ricorda sempre di redigerlo direzionandolo a quello che professionalmente vuoi raggiungere o in relazione all’azienda per cui stai applicando. La cosa importante è non mentire sulle competenze o sulle tue capacità ma ricorda sempre di scriverlo come se stessi parlando proprio a quell’azienda che tanto desideri raggiungere o per quel posto di lavoro dei tuoi sogni.
Devi essere calzante e invogliare i selezionatori a fare il passo successivo, convocarti per un colloquio. Per questo un CV deve essere “dinamico” e deve poter cambiare in base al momento o a quello per cui puoi applicare, non tanto nei contenuti ma nel modo in cui poni l’accento sulle tue abilità e sulle tue conoscenze.
Il tuo obiettivo è risultare la persona perfetta al momento perfetto. Enfatizza i punti che dirigono la scelta verso di te.
3. Quale modello scelgo?
Online è pieno di modelli preformati a cui attingere per capire come creare il CV in inglese. Escludendo il modello Europeo (che abbiamo visto al punto 1 non essere riconosciuto in UK), possiamo scegliere la forma estetica che più ci aggrada ma il consiglio è quello di essere semplici.
Il CV non deve attirare l’attenzione ma porre l’attenzione. E l’attenzione non deve perdersi nei fronzoli o vezzi artistici che ci siamo concessi nel modellare il nostro CV. L’attenzione deve finire nei contenuti attrattivi ma professionali. Cerchiamo allora di avvalerci di modelli semplici, che possano dare accento alle nostre competenze, che mettano ordine e creino un percorso semplice per l’occhio che lo guarda. Ricorda di mantenere sempre un’aria professionale, utilizza stili grafici semplici e puliti.
4. Parole d’ordine: uniformità e professionalità
Una delle tante cose che a volte vengono date per scontate e a cui non si pone mai abbastanza l’attenzione è la forma. La forma di un CV dice tantissimo di noi.
Fondamentale è riuscire a dare uniformità al CV. Cosa si intende con uniformità?
Con uniformità si intende un CV che segue delle semplici regole di formattazione che ci auto-assegniamo. Se iniziamo a scrivere con un determinato font (semplice, non troppo elegante ma lineare e chiaro), quello deve essere utilizzato nel corso di tutto il CV. Se i titoli vengono scritti in grassetto e dimensione 14, tutti i titoli devono essere in grassetto ed in dimensione 14. Il formato in cui scriviamo la data deve sempre essere lo stesso (ad esempio se scelgo il formato numerico per mese giorno e anno – 05/05/22, non potrò poi andare a scrivere il mese in parola quando mi sembra più bello – May/05/22 – ricorda anche di adottare il formato data inglese, non italiano!). Schematizza il più possibile e preferisci elenchi puntati anziché frasi descrittive.
Controlla sempre che gli elenchi puntati o numerici siano uniformi e ben allineati, verifica che le dimensioni di testi, titoli e sottotitoli siano sempre le medesime, utilizza il formato uguale per scrivere le competenze (ad esempio verifica di aver sempre riportato gli stessi dati per i precedenti lavori – data, città, azienda, ruolo e non che siano tutti diversi a seconda del lavoro che vuoi presentare). Questo tipo di errori, per chi non è avvezzo, possono risultare difficili da individuare. Ti suggeriamo di prenderti tempo e rivedere il tuo CV sotto questo punto di vista dopo qualche giorno da quando lo redigi e di ricontrollarlo più volte perché spesso piccoli dettagli sfuggono.
Oltre ad essere uniforme il tuo CV deve risultate professionale quindi verifica che tutti i tuoi dati siano esposti in maniera formale e diano l’aria di professionalità. Attenzione: non utilizzare un’email che riporti nomignoli o soprannomi (es. cucciolo88) per farti contattare, sii professionale anche in questo! Nel caso ti mancasse un’email dall’aria professionale, creane una con nome e cognome da utilizzare prettamente nei rapporti di lavoro.
5. Impara e confronta con un madrelingua
Se hai la possibilità di poter far valutare il tuo CV da un amico o conoscente madrelingua, non esitare. È probabile che ci siano nel tuo CV espressioni che un madrelingua saprebbe esprimere in maniera più consona. Se però questa per te non è una possibilità, contemplata la ricerca online di CV già redatti da persone madrelingua e confronta le varie espressioni. Spesso anche solo leggendo altri CV noterai nel tuo piccole espressioni da regolare. Spesso i recruiter scartano a priori i CV che hanno all’interno degli errori ortografici o grammaticali.
6. Le informazioni che devono sempre esserci
Le informazioni da riportare devono essere chiare e sintetiche. Quindi per scrivere il curriculum in inglese ti suggeriamo di suddividere i contenuti in paragrafi dedicati, secondo quanto ora ti andremo ad elencare:
- Nome: utilizza nome e cognome completo
- Indirizzo: utilizza un indirizzo a cui sei facilmente reperibile come l’email o il numero di telefono, un contatto Skype o qualunque altro riferimento sia fondamentale per contattarti con facilità. Attenzione: con indirizzo non si intende mai il tuo indirizzo di casa o residenza.
- Dichiarazione personale (personal statement): si tratta di una breve presentazione personale e vale la pena usarla anche solo per far capire quanto alto è il tuo interesse per la posizione lavorativa per la quale ti stai candidando. Usa il personal statement per raccontare brevemente perché il tuo profilo è in linea con il profilo professionale ricercato, parla dei tuoi valori e cerca di creare una connessione con chi deve valutarti. In questo piccolo paragrafo, che non deve dilungarsi oltre le 6-7 righe, puoi mettere nero su bianco il tuo obiettivo di carriera, che però deve essere rilevante per il lavoro per cui ti stai candidando.
Tale sezione deve essere chiara, concisa ed andare dritta al punto. Nello scriverla, ricordati di menzionare la posizione specifica che ti interessa e le competenze lavorative che ti rendono il perfetto candidato per quel ruolo.
- Esperienza professionale: inserisci una panoramica della tua carriera iniziando dalla posizione più recente. Per ogni posizione è fondamentale che siano indicati: titolo professionale, azienda, luogo e data. Sotto ad ogni posizione possono essere elencati una serie di mansioni principali svolte. Ricorda sempre di porre l’accento su quello che può tornarti utili in riferimento alla posizione per cui stai inviando il CV!
In questa sezione parla al passato per le mansioni meno recenti (al presente per la mansione corrente) e non indicare il pronome I (io) ma lascia tutto generico (es. mentored 5 studens… – tutor di 5 studenti…)
- Istruzione: fai un elenco dell’istruzione che hai ricevuto, partendo sempre dall’ultima in ordine cronologico. Se il tuo grado di istruzione è pari o superiore ad una laurea specialistica non elencare l’istruzione ricevuta prima del diploma superiore. Per i titoli di studio come laurea specialistica o PhD è importante includere anche il titolo della tesi discussa ed il nome del relatore.
Se stai applicando per una posizione accademica allora sposta questa sezione prima di quella relativa all’esperienza professionale. Inoltre, nel caso di candidature rivolte a ricerca o istruzione può essere utile includere una sezione (dopo la presente) dove vengono riportati i risultati raggiunti (che siano pubblicazioni di articoli, premi, riconoscimenti).
- Lingue parlate: se hai conoscenza di diverse lingue includi sempre un elenco, partendo dalla lingua madre e indicando nelle successive il grado di competenza linguistica raggiunto, secondo i livelli internazionali riconosciuti.
- Riferimenti a volontariato: valuta se includere queste informazioni in relazione alla posizione per cui stai applicando. Se sapere che hai dato servizio come volontario per una determinata associazione ha un valore rilevante per il ruolo a cui vuoi applicare allora includila altrimenti non menzionarla proprio, sarebbe un’informazione superflua e del tutto inutile a chi ti sta valutando.
- Qualifiche e certificati professionali: se hai effettuato corsi al di fuori della formazione accademica che ti hanno permesso di acquisire certificazioni o qualifiche allora riportali in una sezione dedicata. In questo caso includi il nome del certificato o qualifica e l’ente che l’ha rilasciata (non è influente in questo caso la data di rilascio a meno che la qualifica o certificato non abbiano una scadenza).
- Raccomandazioni: se non viene specificato che le raccomandazioni devono essere allegate a parte è buona prassi fare un paragrafo dedicato alle testimonianze di chi ha avuto modo di lavorare con te e vuole supportarti. Sarebbe buona immagine avere almeno 3 o 4 testimonianze, preferibilmente da figure di lavoro “senior”.
- Hobby ed interessi: ti consigliamo di inserire questa sezione solamente nel caso in cui i tuoi interessi possano costituire un plus per chi sta leggendo il tuo CV. In alcuni casi inserire hobbyed interessi risulta superfluo e forviante quindi si preferisce non includerli.
7. Personal Statement e Cover Letter sono la stessa cosa?
Nel punto precedente abbiamo parlato di Personal Statement come di una breve presentazione di sé stessi atta a convincere chi è dall’altra parte che tu sei la persona che stanno cercando. Spesso questo paragrafo viene confuso con la Cover Letter. Diciamo che l’obiettivo è sicuramente molto simile per entrambi ma la differenza sostanziale sta nel fatto che il personal statement, oltre ad essere un paragrafo interno al CV stesso, è composto da una serie di frasi brevi ed efficaci che puntano l’attenzione sulle tue qualità in riferimento al posto di lavoro selezionato. La lettera di presentazione del curriculum in inglese invece è un testo molto più discorsivo e solitamente viene allegata a presentazione del CV. Nella cover letter avrai modo di scrivere delle tue competenze e delle tue esperienze di lavoro pregresse per raccontare a chi legge cosa ti spinge ad inviare il tuo CV.
8. Trattamento della privacy – cosa includere, cosa evitare:
L’autorizzazione al trattamento dei dati personali è un elemento imprescindibile da inserire alla fine del proprio curriculum vitae e nella Cover Letter. Se non viene inserita l’autorizzazione al trattamento, l’azienda non potrà utilizzare il CV e quindi contattare per le proposte di lavoro.
Una cosa che in Italia siamo abituati a fare è includere la nostra fotografia nel CV. Questo è sempre apprezzato perché permette a chi legge di avere idea di quale è l’aspetto di chi ha inviato il CV e (diciamolo) è spesso già una fonte di “prima impressione” “giudizio”. La foto non è una di quelle cose necessarie da inserire ma è diventata ormai una cosa imprescindibile per noi italiani. In molti contesti internazionali invece la foto non è richiesta né tantomeno deve essere inserita. La fotografia è intesa come un dato sensibile che spesso può portare ad escludere a priori un Curriculum Vitae. La stessa cosa vale anche per dati come sesso, età, razza o orientamento sessuale.
Tutti questi dati (classificati come dati sensibili) sono considerati una discriminante e devono essere esclusi dalla redazione del Curriculum. Altri dati ritenuti ultra sensibili sono quelli relativi alle condizioni di salute, fisica e motoria. Chi è affetto da disabilità non è tenuto a scriverlo nel CV. Nei CV in lingua inglese è bene non inserire questi dati a meno che non vengano esplicitamente richiesti.
Un’azienda dunque, per poter consultare ed utilizzare i dati che hai inserito nel tuo CV, deve essere in possesso dell’autorizzazione da parte tua. Le informazioni che l’azienda avrà possono essere utilizzate per verificare le tue competenze e verificare le referenze da te riportate o per contattarti.
Ti suggeriamo qui alcune frasi da poter utilizzare nel tuo CV per la gestione della privacy:
I give consent to process my data with the purpose of the recruitment process, in accordance to the Regulation of the European Parliament 679/2016, regarding the protection of natural persons and free movement of such data.
Con questa dicitura puoi essere certo di aver inserito correttamente la liberatoria sulla privacy nel tuo Curriculum Vitae inglese. Ricorda che l’autorizzazione può essere concessa anche attraverso la Cover Letter.
9. Le parole o frasi da sapere
Per scrivere correttamente un Crriculum Vitae in inglese è necessario fare proprie alcuni modi di dire (scrivere) ed alcune terminologie. Abbiamo pensato dunque di raccogliere le frasi e le parole che devi assolutamente sapere se vuoi fare un’ottima figura con il tuo Curriculum Vitae in inglese.
- Gli aggettivi che non devono mancare: creative, pro-active, innovative, reliable, positive, versatile, committed, ambitious, sociable, driven
- I verbi da usare: coordinated, implemented, managed, achieved, identified, supervise, deletate, liaise. accomplished, contributed, detected, diagnosed, solved, served, saved, developed, tailored, analyzed, set.
- Le parole fondamentali: internship, traineeship, role, responsabilities, promotion, appraisal.
- Le espressioni chef anno la differenza: problem solving, latera thinking, quick thinking, transferable skills, to meet targets, procifient user of, leadership qualities, communication skills, team captain, to be an active member of, gain experience.
10. Le regole d’oro
Raccogliamo infine una serie di punti che devono essere le regole per sapere come scrivere un CV in inglese:
- Preferire le forme attive a quelle passive e i phrasal verbs ove possibile
- Distinguere tra Abilities (ovvero capacità e talenti naturali o acquisiti), Achievements (traguardi personali) e Responsabilities (funzioni tipiche del ruolo ricoperto)
- Mantenere coerenza nel testo (es. usare sempre la stessa forma verbale)
- Essere concisi, chiari e sintetici
- Essere positivi: evidenziare i propri successi e punti di forza, specialmente nella prima parte del CV, dove l’attenzione del recruiter tende a focalizzarsi maggiormente
- Data di nascita e dati ritenuti sensibili o altamente sensibili non devono mai essere compresi: spesso un CV viene scartato proprio perché viola le regole della gestione della privacy.
- Non utlizzare il pronome “io” ma sii generico.
- Utilizza dei numeri esplicativi per rendere più incisiva l’informazione che vuoi dare (ad esempio ho coordinato una campagna promozionale che ha portato ad un aumento del 40% dei ricavi)
Un consiglio che ti diamo per concludere è quello di personalizzare il tuo Curriculum Vitae in inglese in modo coerente con ogni candidatura che invierai. Inoltre, quando invii numerose candidature, è bene tenere lo storico di tutte le posizioni per cui hai applicato. Ti basterà fare una tabella riassuntiva in cui potrai indicare: il riferimento all’annuncio, la fonte, l’azienda e la posizione; eventualmente il nome del destinatario dell’email inviata, e la data di invio. Questo ti servirà nel momento in cui qualcuno ti ricontatti telefonicamente e tu non abbia ben chiaro per quale posto avevi fatto richiesta o anche solo per non rischiare di inviare più volte in breve tempo diversi CV alla stessa azienda.
Un ultimo aspetto molto importante riguarda la lettera motivazionale in inglese. L’invio del curriculum deve essere sempre invitato assieme alla lettera di accompagnamento in inglese che sia in grado di far capire al selezionatore perchè hai scelto di candidarti per quella posizione.
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